Test per riconoscere uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della malattia di Alzheimer
A chi è diretto il test C4D?
E’ comune avere delle dimenticanze o delle amnesie durante la routine quotidiana, dovuti allo stress che i ritmi della vita moderna ci impongono e che spesso possono essere scambiate come espressione di una componente del normale processo d’invecchiamento .
Ma quando queste dimenticanze sembrano protrarsi per più giorni tanto da condizionare le normali attività, la vita sociale o il tenersi in ordine, allora è il caso di consultare il proprio medico di famiglia riferendo tali disturbi e chiedendo maggiori informazioni.
Per migliorare l’inquadramento diagnostico è ora disponibili il Test C4D, un innovativo e semplice test per identificare precocemente quei soggetti in cui un disturbo del metabolismo del rame può contribuire a scatenare tali disturbi di memoria, ma che, se individuato precocemente, può essere tenuto sotto controllo, riducendo il rischio di ammalarsi.
L’anomalia del metabolismo del rame consiste nell’avere livelli alterati di una particolare frazione tossica di rame nel sangue, detto rame Non-Ceruloplasminico, derivanti da un difetto dell’eliminazione del rame dall’organismo, che ha effetti tossici sulla salute. Questa porzione di rame nel sangue è legata a micronutrienti, e in questa forma raggiunge i tessuti, compreso il cervello, ed essendo molto reattiva, genera stress ossidativo e danneggia le cellule nervose accelerando i processi di neurodegenerazione.
In particolare, numerosi studi di tipo clinico, epidemiologico, sperimentale, di meta-analisi e genetici pubblicati su riviste scientifiche internazionali dimostrano che più alti livelli di rame Non-Ceruloplasminico correlano con la severità e la progressione della perdita delle facoltà cognitive e che questo tipo di disturbo è considerato uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della malattia di Alzheimer.
Come si legge il Test C4D?
Il Test fornisce un valore quantitativo della concentrazione del rame Non-Ceruloplasminico in circolo. Se questo valore rientra negli intervalli di riferimento dei valori normali della popolazione, il test è negativo, il che indica che il soggetto non è affetto da disturbo metabolico del rame, ma deve comunque rivolgersi ad uno specialista per una lettura approfondita del risultato e verificare altre cause alla base dei disturbi di memoria riferiti.
Se il valore è al di fuori dell’intervallo di normalità, il Test C4D è positivo e il soggetto potrà rivolgersi allo specialista per avvalersi degli interventi mirati a ripristinare il normale metabolismo.