L’acqua arricchita di ozono ha potenzialità medicali riconosciute dalla comunità scientifica. È un rimedio efficace e alla portata di tutti che aiuta a contrastare e a prevenire diversi tipi di disturbi 

L’elenco è lungo. Viene usata per contrastare disturbi alla pelle, come eczemi, dermatiti, ulcere; per l’igiene della bocca, sia per prevenzione che in caso di infezioni; nel trattamento di cistiti e altri disturbi all’apparato urogenitale. E ancora, in caso di infezioni da Rhinovirus, infezioni agli occhi, disbiosi intestinale, mal di gola, per fare lavaggi nasali. L’acqua iperozonizzata insomma non è affatto “semplice acqua”. Eppure, intorno a questo rimedio c’è ancora scetticismo.  
Nonostante rappresenti una pratica terapeutica ampiamente utilizzata in Italia e nel mondo, infatti, non sempre viene percepita come un rimedio medicale.  Sarà che costa relativamente poco, che si può ottenere attraverso un apparecchio elettromedicale, oggi alla portata di tutti, o forse a far storcere il naso è il fatto che funzioni per contrastare tanti tipi di disturbi. La domanda sorge spontanea: come può un rimedio essere efficace per problematiche così diverse? Abbiamo chiesto alla dottoressa Rosjana Pica, biologa, di far chiarezza sull’argomento. 

 
Cosa è l’ozono 
«L’ozono è una molecola che ha più campi di applicazione. È un gas naturale che per sua natura ha un fortissimo potere ossidante, è disinfettante, antimicotico, antibatterico, antivirale. È in grado di indurre ossidazione chimica e quindi di eliminare batteri, virus, parassiti e composti dannosi per la salute» spiega. «L’ozono però è anche un gas tossico e non può assolutamente essere inalato ad alte concentrazioni.  
Per sfruttarne un tale potere ed avere applicazione in ambito sanitario deve essere preparato e usato attraverso determinati dispositivi elettromedicali, attenzione- puntualizza- elettromedicali certificati, da non confondere con gli elettrodomestici!  
Questi dispositivi, attraverso specifici quanto rigidi protocolli sono in grado di generare acqua iperozonizzata, oppure olio ozonizzato, che derivano, rispettivamente dalla reazione tra l’ozono e acqua o l’ozono e olio vegetale, e hanno notevolissime potenzialità medicali».  
Come spiega la biologa, l’ozono, aggiunto all’acqua, o all’olio, reagisce con le molecole presenti, arricchendole di ossigeno: «È grazie a questa elevata concentrazione di ossigeno che acqua o olio acquistano proprietà antiossidanti, antisettiche e immunostimolanti che aiutano a contrastare diversi disturbi e a prevenirne l’insorgenza, come dimostrano innumerevoli revisioni e studi clinici randomizzati e controllati» specifica l’esperta.  

L’ozono rompe le macromolecole che garantiscono a batteri, funghi e virus di restare vitali 

Ma con quale meccanismo d’azione l’acqua iperozzonizzata inattiva i virus e distrugge i batteri?  
«Innanzitutto, infatti, va specificato che il meccanismo di azione dell’ozono sui virus non è quello di una distruzione come nel caso dei batteri, ma di un’inattivazione. I virus vengono inattivati attraverso l’arresto del meccanismo di riproduzione: volendo semplificare al massimo, l’ozono veicolato dall’acqua penetra nella cellula bersaglio, aumenta la concentrazione di perossido nella cellula infetta e ne determina la dissoluzione prima della replicazione virale, distruggendo qualsiasi microrganismo vi sia entrato» chiarisce la biologa. «Batteri e funghi invece vengono distrutti mediante processo di ossidazione. L’ozono, grazie al suo alto potere ossidante entrando all’interno la cellula, ossida tutte le componenti essenziali (enzimi, proteine, DNA, RNA), portando la cellula batterica a morte» conclude. 

Come si usa l’acqua iperozonizzata 
«I protocolli da seguire cambiano a seconda delle problematiche, ma che si tratti di un’infezione alla bocca, alla pelle, all’apparato urogenitale, di volta in volta, effettuare sciacqui, gargarismi o fare bendaggi con l’acqua iperozonizzata, come nel caso di disturbi alla pelle, aiuta a ridurre la sintomatologia del disturbo e a prevenirne l’insorgenza» chiarisce la dottoressa Pica. 

Gli studi scientifici 
Un esempio su tutti: uno studio del 2015 (“Evaluation of effect of topical ozone therapy on salivary Candidal carriage in oral candidiasis”) ha dimostrato come l’acqua iperozonizzata può essere utile nel trattamento della candidosi orale. Lo studio ha incluso 40 pazienti con candidosi di entrambi i sessi, di età compresa tra 18 e 60 anni. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a gruppi che effettuavano trattamenti di ozonoterapia o con clotrimazolo (l’antibiotico di elezione in queste infezioni). Alla fine del trattamento, nel gruppo trattato con acqua ozonizzata c’è stata una riduzione dell’infezione del 60,5%, rispetto al gruppo trattato con clotrimazolo, che ha avuto una riduzione solo del 32,3%. 
Risultati simili sono emersi anche con il trattamento di olio ozonizzato, in caso di infezioni batteriche della pelle. Uno studio del 2017, ad esempio, ha analizzato due pazienti con infezioni della pelle causate da Staphilococcus aureus. Le lesioni cutanee sono state lavate con acqua ozonizzata una volta al giorno, successivamente è stato applicato olio ozonizzato due volte al giorno. I dati di questo studio hanno dimostrato che l’olio ozonizzato può sterilizzare fino al 98% di S. aureus in 5 minuti, mentre l’acqua ozonizzata può sterilizzare il 100% di S. aureus in un minuto.  

Utile anche nella prevenzione 

L’acqua iperozonizzata è preziosa non solo per curare, ma anche per evitare l’insorgenza di numerose patologie, specialmente per quanto riguarda disturbi alla gola, all’apparato urogenitale e alla bocca.  
«L’acqua iperozonizzata – conclude la biologa- agisce anche a basse concentrazioni e in tempi relativamente brevi, in più ha il prezioso vantaggio di non comportare alcun tipo di rischio, né reazioni allergiche.  
È un rimedio che si può gestire anche autonomamente da casa, ma sempre e solo con modalità e tempi stabiliti dal professionista sanitario. Questo perché l’acqua arricchita di ozono reagisce in modo diverso con i vari componenti dell’organismo: dosi e tempi devono essere rigorosamente stabiliti da chi ne ha competenza e rispettati da chi li effettua».  

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